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Il volume è il frutto di un lavoro di ricerca empirica e di riflessione teorica sul populismo come un modo di ricerca di legittimità che si manifesta nella lotta per il potere politico, le cui radici fanno riferimento ai processi di mutamento delle basi sociali delle democrazie contemporanee. Studiare il populismo in una prospettiva di sociologia politica richiede di confrontarsi non solo con le molteplici forme assunte da partiti e leader populisti, ma di analizzare la sfida apportata dalle attuali dinamiche della modernizzazione alla democrazia rappresentativa e alla concezione tradizionale della politica. Il libro propone una lettura critica della "struttura di opportunità" in cui emergono i populismi nelle democrazie occidentali, con l'obiettivo di chiarire la natura del fenomeno rispetto ad altri concetti delle scienze sociali, soprattutto in riferimento al processo di personalizzazione della politica. Al pari della relazione fra capitalismo e democrazia, nelle democrazie contemporanee si ripropongono alcuni temi centrali della sociologia, quali la tensione tra potere tecnocratico e comunità politica, il rapporto tra crescita economica e sostenibilità, la rinnovata rilevanza del riconoscimento sociale e del risentimento politico, e l'emergere di una nuova politica identitaria. I capitoli del libro si concentrano su temi rilevanti nella ricerca sociologica sul populismo, tra cui la sua relazione con la democrazia e le istituzioni, il tipo di radici sociali e politiche, le modalità di costruzione del popolo, le dinamiche elettorali, il rapporto tra economia e politica emerso dopo la Grande Regressione del 2008.